Nel 1969 la Moto Guzzi decise di aggiornare la V7 700 cc, in produzione da circa due anni, per renderla più performante; questa decisione pare fu dovuta in parte alle pressioni degli importatori stranieri, soprattutto quelli americani dove le prime V7 stavano facendosi notare nel (potenziale) ricchissimo mercato statunitense.
L'unica vera modifica tecnica fu l'aumento di cilindrata a 757 cc, ottenuta portando l'alesaggio da 80 a 83 mm e lasciando inalterata la corsa, ciò consentì l'incremento della potenza a 45 CV; il cambio era lo stesso a quattro marce dalla V7 700 cc, ma migliorato negli innesti. Inoltre si adottò un nuovo serbatoio più capiente e una strumentazione più completa e moderna che ora comprendeva anche il contagiri.
Nonostante fosse sostanzialmente una V7 migliorata, la nuova versione, battezzata V7 Special, apparve come una moto completamente nuova, grazie anche ad un'azzeccata verniciatura bianco/nera con filetti rossi e con zone cromate sul serbatoio, molto elegante e di efficace impatto estetico.
La risposta del pubblico fu positiva, e il successo fu immediato; molti motociclisti europei la preferirono per prestazioni, maneggevolezza e affidabilità alle altre marche che in quel periodo la facevano da padrone nella relativamente giovane categoria delle moto da turismo di grossa cilindrata (moto pesanti, come venivano chiamate allora).
Negli Stati Uniti, dove venne commercializzata col nome di Ambassador, con differenti verniciature e con lo spostamento del comando del cambio a sinistra, fu un analogo successo e, cosa che molti ignorano, fu la moto che seppe spezzare il monopolio della Harley Davidson sia in seno a parecchie delle esigenti forze di polizia americane (come vedremo più dettagliatamente in un'altra occasione) che nella normale utenza motociclistica, la quale non potè fare a meno di paragonarle positivamente rispetto alla contemporanea produzione motociclistica "Made in USA".
La produzione della V7 Special durò fino al 1971, con un costante successo di vendite e si può affermare che è stato il modello più classico della serie V7, quello che probabilmente ancora oggi richiama alla mente il marchio Moto Guzzi riferito a quegli anni.