Il motore a V sale in moto.
Come spesso succedeva a quei tempi in Guzzi prima di decidere la produzione di un nuovo modello si valutava se i corpi dell'Esercito o delle Forze dell'Ordine fossero interessati ad una fornitura, l'eventuale produzione per questi corpi avrebbe permesso di ridurre le incidenze degli investimenti necessari alla produzione. Nel 1963 viene presentata al ministero dell'Interno la proposta di una nuova moto per equipaggiare la Polizia di Stato che al momento utilizzava ancora i vecchi Falcone.
La proposta è accompagnata da un progetto che descrive la motocicletta in ogni sua parte. Nel progetto vengono rimossi i particolari attinenti l'impiego automobilistico: viene eliminata la pompa della benzina ed il raffreddamento forzato con ventola. Inoltre il carburatore Weber è sostituito da due Dell'Orto VHB29 e la dinamo viene posta al centro della V, sopra l'albero a camme. Per l'impiego motociclistico il motore diventa superquadro: corsa di 70mm e alesaggio di 80mm, ottenendo così una cilindrata totale di 703 cc. Aumentando l'alesaggio c'è la possibilità di montare valvole di diametro maggiore: aspirazione di 38,5mm e scarico di 34,5mm.
Il cambio viene completamente riprogettato, la trasmissione finale è a unico giunto cardanico contenuto nel forcellone e quest'ultimo è flangiato direttamente alla scatola della coppia conica. Il telaio è a doppia culla chiusa, la forcella anteriore è teleidraulica, le sospensioni posteriori sono a doppio ammortizzatore. Le ruote prevedono il montaggio di pneumatici da 18" mentre i freni sono a tamburo di diametro 225mm, l'anteriore a doppia camma ed il posteriore a camma semplice.
In sede di progetto viene calcolata una potenza di 35 CV a 6000 giri/min per la versione destinata alla Polizia Italiana, con un rapporto di compressione di 7,5:1 (necessario con l'impiego di carburanti a 84/88 ottani in uso a questi corpi), questo progetto viene proposto anche al Corpo dei Carabinieri che desiderava un modello speciale per i Corazzieri.
Mike Berliner, l'importatore Ducati per gli USA, si interessa al nuovo progetto e chiede una variante del motore che bruci le benzine a 98 ottani impiegate negli States, per quest'ultimo si prevede una potenza di 42 CV a 6200 giri/min.
All'inizio del 1964 vengono costruite e consegnate due moto in prova alla Polizia Italiana, ritorneranno a Mandello dopo avere precorso 31.000 km ciascuna senza presentare problemi rilevanti. Altre macchine vengono consegnate alla Marina ed alla Guardia di Finanza, in tutti questi motori la compressione è portata a 9:1 e la potenza a 59 CV SAE, in modo che i test risultino essere più severi.